Ultime News
Premio “4 Viti” di Vitae al Pecorino Biologico Tullum Dop 2014
6 Ottobre 2015
La Guida ai Vini d’Italia Vitae 2016, edita dall'Associazione Italiana Sommelier, assegna, per il secondo anno consecutivo, il premio 4 Viti, attribuito ai vini che hanno superato i 90 centesimi di…
“Cinque Grappoli” Bibenda 2016 al Tullum Rosso Riserva 2011
12 Ottobre 2015
Per il terzo anno consecutivo il Rosso Riserva Tullum Dop, annata 2011, riceve i prestigiosi Cinque Grappoli 2016 dalla Guida Bibenda Vini d’Italia
Questione di cru: viaggio nella micro Dop Tullum
6 Aprile 2016
Dal 10 al 13 aprile 2016 ritorna Vintaly, l’appuntamento più importante del panorama enologico italiano e non solo. Feudo Antico ci sarà con un’area espositiva rinnovata – situata nel Padiglione 8,…
It’s all a matter of cru: in discovery of the micro Dop Tullum
6 Aprile 2016
Vinitaly, the most important event in the world of wine in Italy and elsewhere, is coming up April 10 through 13 2016. Feudo Antico will be there with a new stand in Hall 8, Stand H4, where the…
Contatti
Feudo Antico SrlContrada San Pietro, 2566010 Tollo (CH) Italia Tel +39 0871 9625253Fax +39 0871 969803 info@feudoantico.it
Orario: | Lunedì | 10 - 19 |
Martedì | 10 - 19 | |
Mercoledì | 10 - 19 | |
Giovedì | 10 - 19 | |
Venerdì | 10 - 19 | |
Sabato | 10 - 19 | |
Domenica | 10 - 17 |
Conservazione
Abbiamo dato vita a Feudo Antico su un terreno circoscritto, nel cuore dell’Abruzzo. Durante il reimpianto dei vigneti di Pecorino sono venuti alla luce i resti di un edificio romano, con un’antica cisterna e anfore per la conservazione del vino. Gli scavi sono andati avanti, ed il nostro progetto di rivitalizzazione del territorio si è adattato a questa scoperta e ne ha tratto nuova linfa per acquisire forza e consapevolezza.
7 anni per la tutela del patrimonio

2013
Durante i lavori di preparazione del suolo per i primi reimpianti di Pecorino sono venuti alla luce alcuni resti. A seguito di una prima campagna di saggi, sono iniziate le ricerche archeologiche. Il complesso identificato sembrava quello di una importante villa rustica di epoca romano-imperiale le cui strutture erano incassate nel pendio della collina.

2016
Si avvia il lungo iter di progettazione, nel rispetto delle esigenze di salvaguardia dei ritrovamenti da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara e della volontà dell’azienda Feudo Antico di farsi promotore e garante della conservazione degli stessi attraverso la costruzione di una sede museale.
2019
Continuano i saggi e si demolisce il vecchio fabbricato esistente ed ecco i primi ritrovamenti: appare chiaro fin da subito l'adattamento del progetto. Si parte con l'attività di rivalutazione dei resti archeologici e contestualmente con la costruzione della nuova sede.

2020
Parallelamente procedono le attività di restauro e conservazione dei reperti archeologici e i lavori di edificazione della sede, che vanno adattandosi ai rinvenimenti che si succedono.
2021
l ritrovamento di un pavimento a mosaico e di frammenti di intonaco rosso sconvolgono in parte la visione della villa romana di S. Pietro a Tollo come di un luogo dedicato esclusivamente alla produzione agricola.


Un’ampia fascia a ridosso dei vigneti rimane ancora da scavare ma di certo ospita ulteriori ambienti che potrebbero rivelare interessanti sorprese!
2013

Durante i lavori di preparazione del suolo per i primi reimpianti di Pecorino sono venuti alla luce alcuni resti. A seguito di una prima campagna di saggi, sono iniziate le ricerche archeologiche. Il complesso identificato sembrava quello di una importante villa rustica di epoca romano-imperiale le cui strutture erano incassate nel pendio della collina.

2016
Si avvia il lungo iter di progettazione, nel rispetto delle esigenze di salvaguardia dei ritrovamenti da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara e della volontà dell’azienda Feudo Antico di farsi promotore e garante della conservazione degli stessi attraverso la costruzione di una sede museale.
2019
Continuano i saggi e si demolisce il vecchio fabbricato esistente ed ecco i primi ritrovamenti: appare chiaro fin da subito l'adattamento del progetto. Si parte con l'attività di rivalutazione dei resti archeologici e contestualmente con la costruzione della nuova sede.
2020

Parallelamente procedono le attività di restauro e conservazione dei reperti archeologici e i lavori di edificazione della sede, che vanno adattandosi ai rinvenimenti che si succedono L’esito dei saggi ha portato alla necessaria ridefinizione del progetto protocollato, nell’ottica di integrare la nuova costruzione con le strutture antiche, affinché le stesse siano preservate e valorizzate, e di far convivere le esigenze dello showroom/uffici con quelle di tipo museale derivanti dal restauro dei rinvenimenti.
2021


l ritrovamento di un pavimento a mosaico e di frammenti di intonaco rosso sconvolgono in parte la visione della villa romana di S. Pietro a Tollo come di un luogo dedicato esclusivamente alla produzione agricola.